50 anni di riconosciuto know-how nel mondo dei carburanti liquidi e gassosi

News

"Biometano unico mezzo di propulsione con bilancio di CO2 negativo"

Nel corso di un'ampia intervista, la presidente di Federmetano Licia Balboni ha parlato di mobilità ecologica e della situazione del biometano in Italia

“Chi sceglie il gas naturale fa una scelta ecologica, economica, e sicura”. Questa settimana siamo felici di condividere alcuni passaggi dell'ampia intervista rilasciata da Licia Balboni al quotidiano locale TeverePost. La presidente di Federmetano si è in particolar modo soffermata sulle caratteristiche peculiari e i punti di forza del biometano, giudicato come il miglior sistema in grado di garantire una mobilità sostenibile al 100%.

Ecco alcuni estratti dall'articolo (consultabile in forma integrale al seguente LINK):

Perché nonostante metano, biometano e LNG siano le soluzioni più semplici per una mobilità ecologica è più di moda parlare di mobilità elettrica?

“La mobilità ecologica, e dunque il benessere della collettività, dovrebbe non tenere conto di mode, ma avvalersi unicamente di dati oggettivi. In termini di ecologicità con il gas naturale per autotrazione riusciamo a traguardare non solo il calo degli inquinanti locali – PM10, PM2,5, NOx e SOx –, ma soprattutto l’abbattimento delle emissioni climalteranti CO2 che con l’utilizzo di biometano sono nulle e in alcuni casi negative. Il biometano, combustibile 100% rinnovabile e totalmente Made in Italy, è oggi l’unico mezzo di propulsione con bilancio di CO2 negativo se analizzato nel completo ciclo di vita (‘life cycle assessment’). Considerando il modello ‘From Well-to-Wheel’, il biometano – sia compresso sia liquefatto – consente una riduzione complessiva delle emissioni di CO2 che può andare dall’80% fino al 180% (rispetto ai carburanti tradizionali), quando si utilizza rispettivamente gas rinnovabile generato da FORSU o da reflui zootecnici, poiché in questo processo il metano che sarebbe altrimenti rilasciato in atmosfera viene recuperato e utilizzato. Parliamo di una soluzione oggettivamente ecologica, al di là di mode o soggettive percezioni. Quello che forse manca ancora è una piena conoscenza e consapevolezza di tale realtà, cosa su cui Federmetano lavora costantemente a ogni livello. Come sottolineato in precedenza, uno dei compiti fondamentali dell’Associazione è proprio quello di informare, e formare, l’utente e i decisori politici in merito alle innegabili potenzialità del gas naturale al fine di promuoverne e incentivarne l’utilizzo”.

A che punto siamo con lo sviluppo del biometano e quale percentuale (di biometano sul metano che serve al parco circolante) potrà essere raggiunta in futuro con le potenzialità italiane?

“Oggi i numeri legati all’utilizzo di biometano stanno confermando le aspettative di chi, come Federmetano, ha lavorato per renderlo fruibile: a distanza di poco più di due anni dall’approvazione del Decreto Interministeriale Biometano (2 marzo 2018), il biometano incentivato dal GSE e destinato ai trasporti è stato pari nel 2019 a 44,7 milioni di Sm3 e a circa 15,1 milioni di Sm3 nei primi tre mesi del 2020. Considerati i volumi di biometano avanzato incentivati dal GSE nei primi tre mesi del 2020, è ipotizzabile che quest’anno l’incentivazione raggiunga e superi 50 milioni di m3 di biometano, che rappresentano circa il 5% dei consumi di metano per autotrazione attuali.
Per quanto riguarda la la produzione, secondo dati Snam sono 23 gli impianti allacciati alla rete di trasporto/distribuzione e altri 63 sono i contratti di allacciamento sottoscritti, con i quali si arriverebbe a 503 mln smc/anno di capacità di trasporto. La stima di Snam è che al 2022 si potrebbe raggiungere la capacità contrattualizzata di circa 650-750 mln di smc/anno. È da sottolineare, inoltre, che la produzione nazionale potenziale di biometano è stata stimata a circa 8 miliardi di metri cubi annui al 2030 (fonte PNIEC). Questi volumi, indirizzati al trasporto su strada, sarebbero sufficienti a fornire energia 100% rinnovabile al 15% dell’intero parco circolante italiano al 2030″.

Condividi questo post su

Gli altri brand del Gruppo Piccini Paolo Spa