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Carburanti alternativi: ad Amsterdam si sperimenta il diesel “anti-smog”

Continua la ricerca, da parte di aziende ed enti internazionali, di forme alternative di rifornimento di veicoli e trucks: i cosidetti carburanti alternativi stanno aumentando esponenzialmente la loro presenza sul territorio nazionale, rispondendo in maniera sempre più consistente alle esigenze riguardo l’abbassamento delle emissioni inquinanti e il rispetto dell’eco-sistema e delle normative europee a riguardo.

Adesso all’elenco dei carburanti alternativi se ne aggiunge un altro: si tratta del Gtl, un tipo di gasolio tratto dal metano che è inodore e trasparente. Il Gtl (gas to liquid) è una tecnologia scoperta nientemeno che negli anni ’20 e tornata alla ribalta in questi anni.

A livello pratico, il Gtl funziona su un normale motore diesel e, poiché la materia prima e i composti successivi sono più “puri” dell’equivalente distillato del petrolio, dal tubo di scappamento escono il 40% di ossidi di azoto in meno, dando così modo di  tagliare tra il 10 e il 38% dell’emissioni di particolato e polveri sottili che vengono emesse normalmente nell’aria.

Per questo motivo il Gtl viene anche chiamao “Diesel anti-smog”, proprio perchè presenta numerosi vantaggi, specie se rapportato al suo utilizzo sui veicoli più inquinanti come camion, mezzi per le costruzioni e treni. Secondo alcune interessanti stime, in questi casi il particolato può essere abbattuto fino al 90%.

Sul Gtl stanno si stanno facendo parecchi esperimenti nei laboratori del centro di ricerche della Shell di Amsterdam. Speriamo che presto arrivi pure in Italia.

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