Il Biometano raggiunge il 17% in Europa
Nei giorni scorsi la NGVA (Natural & bio Gas Vehicle Association) ha reso noti degli interessanti dati sull’uso del biogas nel settore della mobilità nelle varie nazioni europee. Dal report è emerso che oggi il metano rinnovabile costituisce mediamente il 17% del gas naturale consumato nel vecchio continente. Se in alcune nazioni ancora non esiste alcun tipo di impiego di questa importante risorsa naturale, è comunque confortante vedere come Danimarca ed Islanda riescano ad alimentare il parco circolante usando solamente biogas. Altri dati importanti sono quello svedese (94%), olandese (90%) e irlandese (80%).
L’Italia raggiunge solo il 9%, ma questo dato non deve trarre in inganno visto che è proprio la nostra nazione ad avere il maggior numero di veicoli circolanti a metano. La Germania è al 50%, la Gran Bretagna al 67%, la Francia al 17% e la Svizzera al 20%. Completano l’elevato tasso di utilizzo del biometano in Scandinavia la Norvegia (63%) e la Finlandia (59%). Piccole presenze di gas rinnovabile anche in Bulgaria (5%) e Austria, Ungheria, Belgio e Lussemburgo con percentuali tra l’1 e il 2%.
In tutta Europa il fenomeno biometano è in assoluta crescita e comincia ad essere disponibile in molti paesi. In almeno un quarto delle oltre quattromila stazioni di rifornimento presenti nel continente europeo, c’è presenza di biometano. Questo dato rende facilmente percepibile che tipo di vantaggio ambientale possa essere registrato nel lungo periodo. Il biometano incide notevolmente sulle emissioni di CO2 portando il -20% che si ottiene con il gas naturale al quasi -40% grazie a quel contributo del 17% sul livello europeo.
Ecco quello che Andrea Gerini, Segretario Generale di NGVA Europa ha recentemente dichiarato: “È fondamentale capire e riconoscere che un veicolo alimentato a gas rinnovabile è effettivamente neutro dal punto di vista climatico. La capacità di produzione europea di biometano è dimostrata e i criteri di sostenibilità in atto sono pienamente rispettati. Oggi è la soluzione migliore per dare impulso al processo di decarbonizzazione del settore dei trasporti sfruttando una vera economia circolare. E mentre aumenta continuamente il tasso di gas rinnovabile nella nostra rete, esiste un potenziale futuro anche nel migliorare l'efficienza dei motori a gas naturale. Ciò procederà di pari passo.”
“Invitiamo i responsabili politici – ha aggiunto Gerini – a prendere in considerazione questi fatti importanti nella riformulazione del nostro sistema di mobilità in base all'obiettivo Green Deal. Gli obiettivi a lungo termine necessitano di un solido percorso realizzato con la giusta serie di soluzioni, come il gas nei trasporti. La prossima revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 sarà la chiave per creare un terreno positivo per sostenere meglio lo sviluppo di soluzioni convenienti come il gas rinnovabile. Sono perfettamente adatti per iniziare immediatamente la decarbonizzazione del settore della mobilità.”
L’Italia raggiunge solo il 9%, ma questo dato non deve trarre in inganno visto che è proprio la nostra nazione ad avere il maggior numero di veicoli circolanti a metano. La Germania è al 50%, la Gran Bretagna al 67%, la Francia al 17% e la Svizzera al 20%. Completano l’elevato tasso di utilizzo del biometano in Scandinavia la Norvegia (63%) e la Finlandia (59%). Piccole presenze di gas rinnovabile anche in Bulgaria (5%) e Austria, Ungheria, Belgio e Lussemburgo con percentuali tra l’1 e il 2%.
In tutta Europa il fenomeno biometano è in assoluta crescita e comincia ad essere disponibile in molti paesi. In almeno un quarto delle oltre quattromila stazioni di rifornimento presenti nel continente europeo, c’è presenza di biometano. Questo dato rende facilmente percepibile che tipo di vantaggio ambientale possa essere registrato nel lungo periodo. Il biometano incide notevolmente sulle emissioni di CO2 portando il -20% che si ottiene con il gas naturale al quasi -40% grazie a quel contributo del 17% sul livello europeo.
Ecco quello che Andrea Gerini, Segretario Generale di NGVA Europa ha recentemente dichiarato: “È fondamentale capire e riconoscere che un veicolo alimentato a gas rinnovabile è effettivamente neutro dal punto di vista climatico. La capacità di produzione europea di biometano è dimostrata e i criteri di sostenibilità in atto sono pienamente rispettati. Oggi è la soluzione migliore per dare impulso al processo di decarbonizzazione del settore dei trasporti sfruttando una vera economia circolare. E mentre aumenta continuamente il tasso di gas rinnovabile nella nostra rete, esiste un potenziale futuro anche nel migliorare l'efficienza dei motori a gas naturale. Ciò procederà di pari passo.”
“Invitiamo i responsabili politici – ha aggiunto Gerini – a prendere in considerazione questi fatti importanti nella riformulazione del nostro sistema di mobilità in base all'obiettivo Green Deal. Gli obiettivi a lungo termine necessitano di un solido percorso realizzato con la giusta serie di soluzioni, come il gas nei trasporti. La prossima revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 sarà la chiave per creare un terreno positivo per sostenere meglio lo sviluppo di soluzioni convenienti come il gas rinnovabile. Sono perfettamente adatti per iniziare immediatamente la decarbonizzazione del settore della mobilità.”
