Stazioni di metano in Italia: un’estate positiva
Nei mesi caldi è continuato ad aumentare il numero dei punti di rifornimento in Italia con qualche criticità dei rifornimenti nella rete autostradale
Nonostante il 2020 non promettesse nulla di buono, non si è arrestata l’onda positiva nei confronti del gas naturale. Se in periodo di lockdown il numero delle stazioni italiane si aggirava attorno alle 1.400, al 31 agosto il dato è molto più elevato portando il totale dei punti di rifornimento aperti ad un passo dai 1.420. Non è l’incremento più elevato tra quelli registrati negli ultimi anni, ma tenuto conto della situazione successiva alla pandemia di Covid-19 fa piacere vedere che il trend di nuove aperture non si sia arrestato.
Le regioni dove si può più facilmente rifornire rimangono Emilia-Romagna (227), Lombardia (202) e Veneto (169). Nel centro Italia guida la Toscana (140) ma in proporzione ad abitanti e territorio anche il dato dell’Umbria (46) è interessante. In meridione il metano è protagonista in Campania (109) con la progressiva e repentina crescita della Sicilia che ha superato da poco le cinquanta stazioni. Ancora ferma la Sardegna anche se non dovrebbe mancare molto all’apertura del primo storico punto di rifornimento di metano.
Non manca una crescita importante anche in autostrada, dove durante l’estate si sono verificate criticità con stazioni chiuse per lunghi periodi e code per il rifornimento in quelle sempre rimaste aperte. Su questo tema è caduta l’attenzione di molti consumatori di gas naturale sfociati in accesi dibattiti sul tema nei social e nelle chat dedicate.
Infine buone notizie anche dal fronte biometano e GNL. Se il primo è sempre più presente con percentuali variabili nei metanodotti e quindi anche nei serbatoi degli utenti, il secondo vede un ulteriore incremento dei punti di erogazione che sono arrivati alla quota di 77, confermando il primato europeo dell’italia.
Nonostante il 2020 non promettesse nulla di buono, non si è arrestata l’onda positiva nei confronti del gas naturale. Se in periodo di lockdown il numero delle stazioni italiane si aggirava attorno alle 1.400, al 31 agosto il dato è molto più elevato portando il totale dei punti di rifornimento aperti ad un passo dai 1.420. Non è l’incremento più elevato tra quelli registrati negli ultimi anni, ma tenuto conto della situazione successiva alla pandemia di Covid-19 fa piacere vedere che il trend di nuove aperture non si sia arrestato.
Le regioni dove si può più facilmente rifornire rimangono Emilia-Romagna (227), Lombardia (202) e Veneto (169). Nel centro Italia guida la Toscana (140) ma in proporzione ad abitanti e territorio anche il dato dell’Umbria (46) è interessante. In meridione il metano è protagonista in Campania (109) con la progressiva e repentina crescita della Sicilia che ha superato da poco le cinquanta stazioni. Ancora ferma la Sardegna anche se non dovrebbe mancare molto all’apertura del primo storico punto di rifornimento di metano.
Non manca una crescita importante anche in autostrada, dove durante l’estate si sono verificate criticità con stazioni chiuse per lunghi periodi e code per il rifornimento in quelle sempre rimaste aperte. Su questo tema è caduta l’attenzione di molti consumatori di gas naturale sfociati in accesi dibattiti sul tema nei social e nelle chat dedicate.
Infine buone notizie anche dal fronte biometano e GNL. Se il primo è sempre più presente con percentuali variabili nei metanodotti e quindi anche nei serbatoi degli utenti, il secondo vede un ulteriore incremento dei punti di erogazione che sono arrivati alla quota di 77, confermando il primato europeo dell’italia.
